RHO: EDIFICIO A CORTE
L’edificio a corte, ubicato in Largo Mazzini a Rho, un comune in provincia di Milano, fortemente rimaneggiato e successivamente abbandonato per alcuni anni dalla precedente proprietà, presentava all’inizio dei lavori di riqualificazione delle forti criticità. Rimaneva però inalterata la sensazione di accoglienza e di ospitalità che questa tipologia costruttiva comunica, anche nelle peggiori situazioni di degrado, esprimendo quasi sempre simbolicamente le radici comuni del vivere civilizzato, attraverso volumi che si sviluppano attorno a un centro protetto e delimitato nonostante alcuni vincoli, prerogativa di alcune parti che compongono questo impianto, derivanti spesso dai limitati rapporti aero illuminanti di spazi abitativi mono affaccio. Si è pertanto cercato di ottimizzare al meglio luce e fruibilità degli spazi d’uso, con soluzioni che ora si trasformano in tipologie duplex ora ricreano, come nei piani mansarda, terrazzi interni che ripetono/richiamano ancora la corte stessa. Sulle parti perimetrali interne si è ripreso un percorso di sfondati ad arco, probabile memoria di precedenti collegamenti tra le corti. Materiali ed elementi tradizionali come le imposte a persiana, abbinate a serramenti altamente performanti e l’uso del colore proprio del tessuto della corte lombarda, fanno di questo intervento, che possiamo definire “corte moderna”, una riuscita riqualificazione di tessuto urbano all’interno di una delle zone più importanti di questo Comune, già ampiamente valorizzato, a livello pubblico, durante i lavori dell’esposizione universale di Expo 2015.
This courtyard building, located in Largo Mazzini in Rho, a municipality in the province of Milan, was extensively renovated and subsequently abandoned for several years by the previous owners. As such, it posed a number of problems at the start of these works. However, the sense of welcome and hospitality that these buildings convey remained undimmed, even at its worst point of degradation – the structure was a symbolic example of the common origins of civilised living, with the spaces developing around a protected centre. There were some limitations, however, most notably associated with the window/floor surface ratio in place for residential buildings with one façade. Attempts were therefore made to optimise light and make the spaces as user-friendly as possible, with solutions such as those on the attic floors which create indoor terraces reminiscent of the main courtyard itself. A number of arced recesses have been recreated around the internal perimeter, perhaps as a nod to previous links between courtyards. Traditional materials and features such as Persian shutters, combined with high performance windows and the use of the trademark colour of Lombardy, make it possible to define this project as a “modern courtyard”: a successful redevelopment of part of the urban tapestry in one of the most important areas of the municipality, which was already the subject of extensive public redevelopment around Expo 2015.